6 cose da sapere sulla Paella
Un piatto che si è adeguato ai tempi. Di certo se la versione per turisti della paella è spesso lontana dall’originale, è anche vero che esistono tante ricette e versioni a seconda delle zone della Spagna. Nonostante questo si possono individuare alcune linee guida che accompagnano questo piatto da decenni che nasce nella zona dell’Albufera a Valencia e che rappresenta un piatto tipico del pranzo della domenica.
COSA SIGNIFICA
La parola paella significa “padella” e indica il recipiente nel quale viene cucinata: un padellone di ferro a due manici anche chiamato paellera.
LE ORIGINI
Tradizione vuole che la ricetta delle origini nasce a Valencia ed è un piatto contadino preparato con fave o piselli, carciofi, peperoni e pezzetti di pollo e coniglio. Quindi una ricetta della terra, semplice e genuino che solo negli anni si è poi arricchito di zafferano, altre verdure, salsiccia, pesce e frutti di mare. Anche se la vera paella non mescola mai insieme carne e pesce in un’unica preparazione.
LA COTTURA
Il metodo di cottura della paella molto probabilmente venne introdotto in Spagna dagli arabi. Assomiglia al riso pilaf e la tecnica consiste nel mettere il riso, prima fatto soffriggere, in un recipiente, versarvi acqua o brodo, coprire e cuocere in forno o sul fuoco senza mescolare. A fine cottura, il riso si serve in un piatto, accompagnando carni, verdure o pesce. L’unica differenza è che la paella predilige il riso arborio. Con questo metodo di cottura si evita l’effetto risotto, i chicci devono essere separati, quindi nel caso si scelga la cottura su fuoco non si mescola ma si agita prendendo la pentola dai manici. La fiamma deve essere alta per i primi 3 minuti, poi al minimo per il resto della cottura.
IL BRODO
Il brodo che deve essere utilizzato varia a seconda del condimento. Si sceglierà il brodo di pollo se il piatto sarà a base di carne oppure preparato con le teste dei crostacei se si predilige il pesce.
BEVANDA DI ACCOMPAGNAMENTO
Con quale bevanda accompagnare la paella? Per la sua composizione sono indicati sia bianchi che rossi. Per rimanere in Spagna, un bianco di Valencia o un rosso di Tarragona. Va detto inoltre che gli spagnoli non berrebbero mai la classica sangria con la paella.
E se scegliamo di bere italiano anche le bollicine sono perfette come ad esempio un buon bicchiere di Franciacorta.
CURIOSITÀ
Che cos’è la FIDEUÀ? Si tratta di una paella in cui al posto del riso viene utilizzata una pastina all’uovo che viene cotta con le stesse modalità della paella. Una ricetta tipica valenciana.
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